“Vivete la vita come Meditatori”
Impressioni dal Ritiro Internazionale “Mantra e Meditazione”
Camaldoli: un luogo dove il tempo sembra scorrere più lento, scandito dagli impegni quotidiani di preghiera e di lavoro. La sua foresta è un monumento vivente, spettatrice di numerosi pellegrinaggi, e i suoi alberi maestosi, antichi e silenziosi sono essenziali alla vita di questa comunità millenaria che se ne prende cura con amore. Ovunque si respira armonia e simbiosi tra uomo e natura.
Tutto sembra un invito a rallentare, ad assaporare lentamente, alla meditazione e al silenzio.
In questo luogo di profonda spiritualità, come tanti pellegrini, ci siamo ritrovati in occasione del Ritiro Internazionale “Mantra e Meditazione”, alla presenza di Swami Ritavan Bharati, Guida Spirituale della Tradizione Himalayana: 115 partecipanti riuniti in un Santuario della Natura, godendo di questo luogo magico e apprezzando la forza e la potenza della Foresta Sacra.
Tantissimi sadhaka che arrivavano da diverse parti d’Italia e alcuni anche dall’estero (Ungheria, Svizzera, Germania e Cina), praticanti, studenti della Scuola di Formazione Insegnanti, insegnanti diplomati, tutti quanti uniti dallo stesso intento: essere uniti insieme come Sangha e nutriti dalla semplice, umile, preziosa presenza di Swami Ji, e di tutta la Tradizione Himalayana di cui siamo parte, certi dell’amore e della forza del Guru in mezzo a noi.
Il nostro essere insieme, davvero così sentito e pieno di partecipazione, nell’anno del centenario della nascita di Swami Rama e del decimo anniversario del Mahasamadhi di Swami Veda Bharati, ci ha ricordato gli eventi internazionali che, in passato, organizzavamo alla presenza di Swami Veda Bharati, Swami Ritavan Bharati e altri senior teachers in luoghi altrettanto sacri, come La Verna.
Quattro giorni intensi, all’insegna della condivisione di insegnamenti, pratiche, meditazioni, iniziazioni, canti e musica, silenzio, presenza e consapevolezza, profumi e suoni della foresta, ascolto, nutrimento, emozione e commozione: un flusso ininterrotto di conoscenza che dalla Sorgente fluisce attraverso la relazione diretta Guru -discepolo.
Swami Ji, con la sua dolcezza nella gioia, a tratti davvero commovente, ci hacondotti in “una bolla di silenzio magico”, quel Silenzio che solo la Meditazione permette di esperire.
E in questo vero pellegrinaggio verso il nostro Tempio Divino camminando lungo la consapevolezza, Swami Ji ci ha ricordato l’importanza del mantra personale: “Il mantra è la vostra guida. Non ci sono parole per descriverlo, vi conduce e si fonde nel flusso del Prana Universale”. “Il mantra è quell’amico, quella persona amata, che non vi farà mai sentire la solitudine, il mantra non vi deluderà mai, il mantra vi cercherà quando avrete bisogno di sollievo e conforto e in quei momenti della vita in cui i dubbi e la solitudine si affacciano”.
“La meditazione e il mantra sono due facce della stessa medaglia”. “Nella Meditazione lo scopo è andare oltre la mente e fare esperienza della vostra vera Natura, ciò che voi siete: l’Atman, l’Anima”.
“La Preghiera può purificare la via dell’Anima”. “Nella preghiera apriamo il cuore e parliamo apertamente e sinceramente al Signore”.
“Lasciate che il mantra sia la vostra preghiera. Lasciate che la preghiera sia il vostro mantra”.
“La Meditazione è fare esperienza della nostra Natura essenziale: pace, gioia, beatitudine. La vera Natura Divina: Sat, Cit, Ananda, Esistenza, Intelligenza e Beatitudine”.
“Crescete nell’amore per il vostro mantra personale perché è qualcosa che fa vivere l’Amore”. “Lasciate che il mantra diventi il sentimento che porta le onde della vostra gioia dentro di voi”. “Quel sentimento, bhava, che porta dolcezza nella gioia”.
“La Meditazione è qualcosa per riconnetterci a una realtà più grande, a questa Unità collettiva”. “La Meditazione è al di là di ogni vostro potere”.
“Continuate con questa attitudine: non sono io a meditare. Lasciate scorrere il respiro come Forza Vitale, il Prana. Invitate il mantra ad approfondire la sua presenza. Allora farete l’esperienza di sentire tutte le cellule del vostro corpo danzanti alla musica di questa Forza della Vita. Questa è la vostra Meditazione. Danzare, uniti, con il Divino”.
E come un grande Maestro, Swami Ji ci riporta all’essenza di tutto:
“Do less, Be More: fare meno, essere di più”. “Vivete la vita come Meditatori”.
Gratitudine profonda, per Suor Myriam e le sue sorelle, che ci hanno ospitato e accudito così amorevolmente e con cura, esempio di puro servizio disinteressato e di unità nella diversità.
Gratitudine immensa per tutti coloro che hanno permesso che tutto ciò potesse accadere.
Gratitudine infinita per Swami Ji e per questo flusso ininterrotto di Conoscenza dell’antico Lignaggio Himalayano che ci avvolge in uno scialle di Amore Immenso.
Alcune impressioni dei partecipanti:
“In un lungo e ininterrotto respiro condiviso la Tradizione Himalayana e il suo Lignaggio ci richiamano ai piedi del nostro Maestro. Nello scorrere del respiro il suono del mantra invita ogni cellula a danzare alla danza della vita. Si ritrovano anime affini, le risate cristalline dei bambini risuonano nella sala di pratica in esplosione di pura gioia che tutto pervade. Nell’infinito oceano di pace la luce vive in noi e noi viviamo nella luce”.
“Ritrovarsi in un luogo Magico come Camaldoli, riabbracciare grandi Amici, uniti da questa grande gioia della ricerca, della condivisione, dell’ascolto della Tradizione Himalayana. Insieme, è Amore. E la Tradizione, come sempre, ci ha accolto e regalato doni incredibili”.
“…ritrovarsi insegnante e allievo, discepolo, ai piedi del Maestro è un dono prezioso”.
“Gioia amorevolezza libertà e tanto altro ancora che solo la Famiglia Himalyana riesce ad infondere. Occasioni speciali di bellezza per il nutrimento dell’anima”.